Natale 2021: i prezzi aumentano mediamente del +4,9%, ma le famiglie non rinunciano ai regali. Volano i prezzi dei prodotti alimentari e degli alberi sintetici.

Probabilmente non ci saranno le restrizioni dello scorso anno, ma l’emergenza pandemica non è terminata ed è importante continuare ad adottare precauzioni per passare le feste natalizie in compagnia e serenità.

Nonostante i prezzi di molti prodotti e servizi siano lievitati notevolmente, e seppur molte famiglie siano in difficoltà economica, gli italiani non rinunceranno del tutto ai regali di Natale, specialmente quelli dedicati ai più piccoli.

Secondo le prime stime effettuate dall’Osservatorio Federconsumatori ogni famiglia, per i regali di Natale, quest’anno spenderà mediamente 119,20 Euro, con un calo del -2,2% rispetto al consuntivo del 2020.

A segnare gli aumenti maggiori sono i prezzi per i prodotti alimentari tipici del Natale: +12,3% rispetto allo scorso anno, sulla spinta anche degli aumenti registrati sui prezzi di molti prodotti e materie prime.

Ad aumentare sono anche i costi degli alberi sintetici per decorare la propria abitazione (+15,9%) e degli addobbi natalizi (+3,5%), che quest’anno saranno certamente ammirati da parenti e amici.

Molti italiani hanno deciso di affidarsi alla rete e ai corrieri per comprare i regali di Natale (3,5 su 10), ma una buona parte preferisce ancora recarsi nei negozi tradizionali, per verificare la qualità dei prodotti e non rischiare di avere problemi con la spedizione o con la conformità del prodotto stesso.

Nella scorsa settimana molti hanno già usufruito degli sconti del Black Friday: circa il 46% di chi ha approfittato di promozioni e offerte, sia online che nei negozi della propria città, lo ha fatto per comprare i regali di Natale, specialmente quelli più costosi.

Complessivamente, si attende un atteggiamento estremamente previdente da parte delle famiglie, che opereranno molti tagli, fatta eccezione per il cibo e per i regali destinati a bambini e ragazzi.

Per quanto riguarda gli orientamenti degli italiani in tema di regali, la scelta si basa principalmente sul criterio dell’utilità e sul costo. Tra i doni più richiesti rimangono gli articoli tecnologici e i “regali food”: vini, formaggi, prodotti tipici e creazioni culinarie home made (marmellate, biscotti, liquori aromatizzati, ecc.), ma anche corsi di cucina, percorsi degustazione e kit per cene all’altezza di ristoranti stellati.

Semplice, ma sempre molto richiesto resta il buono o la gift card per accedere a piattaforme di streaming per vedere film, serie tv o ascoltare musica.

BONUS NATALE

Il Governo ha previsto due agevolazioni per i cittadini in occasione delle feste natalizie: una è riservata ai pensionati e l’altra alle famiglie in difficoltà economica a causa dell’emergenza pandemica.

 

Bonus per pensionati: Si tratta di un bonus di 154,94 euro, che i pensionati riceveranno insieme alla mensilità di dicembre. Questo extra è stato introdotto con la Finanziaria del 2001 e rinnovato con la Legge di Bilancio 2021.

Ne hanno diritto tutte le persone che percepiscono una pensione annuale inferiore ai 6.695,61 €. Per ricevere l’incentivo il reddito personale, sommato a quello coniugale, non deve superare la cifra di 20.087,73 €.

 

Bonus per le famiglie:

Il bonus era già stato previsto dal Decreto Ristori e inserito nel Decreto legge 25 maggio 2021, n°73.

Consiste in un buono per la spesa o per l’acquisto di beni di necessità, una misura dedicata proprio alle famiglie in difficoltà economica, è spendibile nei negozi che aderiscono all’iniziativa e ha un importo variabile a seconda del proprio Comune di appartenenza.

I Comuni si occupano della gestione dei fondi e pubblicheranno sul proprio sito il bando con le informazioni e i requisiti per poter richiedere il bonus, che partirà da un minimo di 100 euro fino ad un massimo di 600-700 euro, per le famiglie più numerose.

Sicuramente non potrà essere richiesto dai cittadini che già percepiscono un sostegno statale quale il reddito di cittadinanza, il reddito di inclusione, NASPI, l’indennità di mobilità o la cassa integrazione guadagni.