AFFITTI CASA IN AUMENTO

I canoni di affitto in Italia hanno registrato un aumento del 2,3% nel mese di aprile, secondo l’ultimo report elaborato dall’Ufficio Studi di idealista, il portale immobiliare leader per lo sviluppo tecnologico. Crescono le locazioni anche su base annuale (+7,8%), portando il valore medio delle locazioni nazionali a 14,5 euro al metro quadro, il prezzo più alto raggiunto dalla prima rilevazione di idealista nel 2012.

Sul versante delle regioni, gli aumenti coinvolgono quasi tutte le aree, ad accezione di Molise (-2,8%), Basilicata (-0,9%) e Friuli-Venezia Giulia (-0,2%), i cui canoni subiscono dei ribassi nel mese di aprile.

All’opposto, i maggiori aumenti riguardano la Valle d’Aosta (6,6%), Calabria (3,9%) e Liguria (3,7%). Anche il Lazio, con un incremento del 2,9%, supera la crescita media nazionale del 2,3%. Gli aumenti dei canoni di affitto si concentrano in altre 12 regioni con variazioni comprese tra il 2,2% dell’Abruzzo e lo 0,6% dell’Umbria.

La Valle d’Aosta rimane la regione più costosa per gli inquilini, con una media di 21,1 euro al metro quadro al mese, seguita dalla Lombardia (19,7 euro/m2) e dalla Toscana (17,9 euro/m2). Anche Lazio (15,6 euro/m2), Trentino-Alto Adige (15 euro/m2) ed Emilia-Romagna (14,9 euro/m2) presentano prezzi superiori alla media nazionale di 14,5 euro mensili. Mentre, il Molise rimane la regione più economica per gli inquilini, con un costo medio di 6,6 euro al metro quadro, preceduta dalla Basilicata (6,9 euro/m2) e dalla Calabria (7,9 euro/m2).

Il 73% delle province mostra un andamento positivo con 77 aree in crescita, trainate dagli aumenti di Forlì-Cesena (13,1%), Vercelli (13%), Gorizia (9,8%). Valori in aumento si rilevano nelle principali province italiane quali Roma (2,7%), Firenze (1,8%), Napoli e Venezia (entrambe in crescita dell’1,7%), Torino (0,3%) e Milano (0,2%). Restano stabili, rispetto allo scorso mese, i canoni di Reggio Emilia e Bologna. Affitti al ribasso in 23 province, con i cali maggiori che si concentrano a Nuoro (-9,8%), Brindisi (-6%), Trapani (-5,8%), Pordenone (-5,7%).