Filtro anti-spoofing, bloccate oltre 7 mln di chiamate al giorno.
L’Agcom ha diffuso i primi dati sul filtro anti-spoofing che blocca le chiamate mobili con numero italiano ma provenienti dall’estero: bloccate oltre 7 milioni di telefonate al giorno, il rischio truffe e rischia di spostarsi sui social
Ci sono delle protezioni in più ma la battaglia contro il telemarketing selvaggio non è affatto finita. E dal 19 al 21 novembre, sono state bloccate oltre 7 milioni di chiamate di spoofing al giorno. Vengono dall’estero ma il fenomeno ora si sta spostando su chiamate internazionali con numeri internazionali.
Lo spoofing è il tentativo di raggiro basato sulla falsificazione dell’identità di chi chiama, per cui i truffatori manipolano il numero chiamante per farlo apparire come un recapito italiano attendibile. Dal 19 novembre è diventata operativa la seconda fase del filtro anti-spoofing disposto dall’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), con il blocco delle chiamate mobili provenienti dall’estero con numero italiano, escluse quelle dei clienti effettivamente in roaming.
L’Agcom ha fatto sapere che “i primi dati sul numero di chiamate bloccate, allo stato forniti da TIM, Vodafone-Fastweb, WindTre, Iliad, danno evidenza dell’ampia diffusione di tale pratica illegale”.
I quattro operatori principali hanno bloccato, nel periodo 19-21 novembre, una media orientativa di 7,46 mln di chiamate al giorno.
Dal 19 novembre il filtro blocca tutte le chiamate con numeri italiani provenienti dall’estero (di norma illecite, essendo i numeri italiani assegnati solo in Italia), escluse quelle provenienti dal telefono cellulare di clienti realmente in roaming in altre nazioni.
La percentuale di chiamate illecite da numerazioni mobili bloccate è anche del 50%, 70%, fino al 90%. Queste percentuali, spiega l’Agcom, “si riferiscono al tasso di chiamate illegali, che sono tutte bloccate, mentre la quota restante corrisponde alle chiamate lecite. Tali dati confermano che una buona parte dello spoofing proviene dall’estero. Il fenomeno si sta peraltro spostando sulle chiamate dall’estero con numeri internazionali, che non possono essere bloccati, sulla base del quadro normativo vigente”. Si potrà inoltre assistere, avvisa l’Agcom, a un aumento dello spoofing originato in Italia.
Rimane dunque attuale il rischio di truffe, L’intero settore del telemarketing conta in Italia 15 miliardi di chiamate l’anno.
Nonostante la nuova barriera anti-spoofing rappresenti un enorme passo avanti, le telefonate moleste non scompariranno del tutto perché restano infatti esclusi dal blocco le chiamate da veri numeri esteri, i contatti che avvengono attraverso WhatsApp, social network, o call center che utilizzano numerazioni straniere autentiche. I filtri anti-spoofing impediscono ai truffatori esteri di fingersi italiani, ma non possono bloccare chiamate legittimamente originate fuori dall’Italia, che continueranno ad apparire come numeri internazionali sul display dello smartphone..
Si consiglia di non rispondere ai numeri sospetti, bloccare, se possibile, le chiamate internazionali, rivolgendosi al proprio operatore per chiedere il blocco delle telefonate provenienti dall’estero tramite app, assistenza clienti o digitando specifiche stringhe sul tastierino del telefono, iscriversi al Registro delle opposizioni, non condividere dati personali con contatti non verificati.
