Benessere degli animali, le spese da affrontare per accudire al meglio il proprio cane

In occasione della Giornata Mondiale del Cane, che ricorre domani 26 agosto, ProntoPro.it indaga i costi da affrontare quando si sceglie di accogliere un amico a quattro zampe

Venerdì 26 agosto ricorre la Giornata Mondiale del Cane, fedele amico e compagno di vita. L’affetto che è in grado di donare un amico a quattro zampe è impagabile, tuttavia è importante ricordare che accogliere un cane nella propria casa non è un gioco, e occuparsi di lui in maniera corretta richiede un investimento importante in termini di tempo e denaro.

Con l’occasione ProntoPro.it indaga i costi da affrontare quando si sceglie di adottare un cane: per un esemplare di taglia media, ad esempio, bisogna stimare una spesa base di 1.000 euro per il suo primo anno di vita. Una spesa che può arrivare a 2.500 euro se si aggiungono servizi accessori, come il dog sitter, la toelettatura professionale e l’addestramento.

Negli anni successivi i costi di mantenimento si abbassano, attestandosi attorno ai 685 euro annui se si garantiscono i servizi di base al proprio cane; il coinvolgimento di dog sitter e toelettatura fa alzare il budget annuale a poco più di 2.000 euro.

La prima spesa da affrontare quando si accoglie un cane fra le mura domestiche è quella del microchip, obbligatorio per legge. Lo applica il veterinario e ha un costo medio di 30 euro.

Inoltre, se vogliamo che il nostro cane cresca in salute non possiamo prescindere da alcune vaccinazioni che lo proteggano dalle malattie più diffuse. Un vaccino costa in media 40 euro e almeno 3 sono consigliati nel primo anno di vita. Importante anche la visita di controllo annuale dal veterinario, durante la quale potrebbe essere necessario effettuare dei richiami vaccinali: la spesa media per una visita si aggira intorno ai 45 euro.

Cuccia, guinzaglio e collare sono essenziali per la gestione dell’amico a quattro zampe, un set di prodotti di qualità può richiedere un investimento medio di 250 euro. In merito all’alimentazione, inoltre, si possono spendere fino a 50 euro al mese per un cane di piccola-media taglia.

Questi costi portano purtroppo molte persone ad abbandonare il loro animale, in particolare quando è anziano e bisognoso di cure particolari. Quello che lo stato dovrebbe fare è verificare se è più conveniente finanziare strutture che anche nelle situazioni più umane, sono luoghi dove l’animale viene richiuso sperando che venga adottato con un percorso drammatico per i cani più anziani.

Queste sono le detrazioni applicate  per le spese veterinarie

Le spese veterinarie possono essere portate in detrazione fiscale con il Modello 730/2022. Nella dichiarazione dei redditi le spese veterinarie sono detraibili per il 19% degli importi che superano la franchigia di 129,11 euro. L’importo massimo per cui si ha diritto alla detrazione per il costo di visite, farmaci o interventi in favore di animali domestici, è di 550 euro per il periodo di imposta 2021.

Per beneficiare della detrazione fiscale occorre aver effettuato il pagamento delle cure per i propri animali domestici con un mezzo tracciabile, ad eccezione dell’acquisto di farmaci e le prestazioni che rientrano nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale. La novità di quest’anno, riguarda l’aumento del limite di spese detraibili, infatti: il limite di spese detraibili passa da 500 a 550 euro. La soglia riguarda il singolo contribuente, a prescindere dal numero di animali posseduti.