Bollette: 10 milioni di euro di micro-cause.

10 milioni di euro recuperati in sei mesi: l’efficacia della conciliazione ARERA e la necessità di una tutela preventiva per i consumatori al fine di evitare questa ampia litigiosità.

Dieci milioni di euro in soli sei mesi, questa la cifra recuperata dai consumatori grazie al Servizio Conciliazione ARERA nel primo semestre 2025. Una somma importante che, rapportata al numero di istanze trattate (15.848), significa mediamente circa 600 euro restituiti a cliente.

Un dato che evidenzia da una parte l’efficacia della conciliazione, ma dall’altra la gravità dei problemi strutturali che ancora oggi colpiscono bollette, contratti e rapporti tra fornitori e cittadini.

Il 67% delle procedure si conclude positivamente, con picchi del 76% nel settore gas. Ma dietro questo risultato viene obbligatorio domandarsi perché bisogna arrivare alla conciliazione per ottenere ciò che correttamente dovrebbe essere dato da chi vende e chi distribuisce in un mondo corretto e onesto.

Secondo i dati provenienti dall’Osservatorio +Tutela e Reclami Gas e Luce®, circa il 40% dei reclami viene aperto nei confronti di E-distribuzione, Enel Energia e A2A Energia. Dietro i numeri, le ragioni che portano i consumatori al tavolo della conciliazione sono sempre le stesse:

  • Fatturazione: il 41,2% delle domande nell’elettrico e il 57,8% nel gas riguardano errori, conguagli incomprensibili e consumi stimati.
  • Contratti: 12,1% dei casi nell’elettrico e 13,1% nel gas. Clausole oscure, modifiche unilaterali e condizioni non trasparenti continuano a essere terreno fertile di contenzioso.
  • Morosità e sospensioni: pesano soprattutto nel gas (9,8%), spesso legate a procedure poco chiare e a una gestione aggressiva dei solleciti.
  • Altri disservizi: danni, connessioni, misure errate e mancato rispetto degli standard.

 

Non possiamo pensare che la conciliazione sia la normalità: è uno strumento utile, ma dovrebbe rappresentare l’eccezione, non la regola, se 15848 pratiche sono state trattate significa che il sistema di vendita da parte della moltitudine di Società presenti nel nostro paese, ha problemi di serietà e correttezza nei confronti dei loro clienti.

  Servono regole chiare e soprattutto eliminare dal Sistema Informativo Integrato (SII) i dati personali, come il numero di telefono dei clienti, che ogni giorno ricevono telefonate con personaggi che addirittura a volte si spacciano come funzionari ARERA, con toni addirittura molte volte minacciosi.

Altro aspetto che deve essere analizzato e risolto è quello relativo alla mancata conciliazione che se non si chiude positivamente per svariati motivi, al consumatore resta solo la strada del giudizio civile, con tempi e costi rilevanti.

Da tempo si discute dell’istituzione di un terzo livello di tutela, che permetta all’Autorità di decidere in maniera oggettiva sulle controversie irrisolte. Gli ultimi orientamenti risalgono al 2016, ma da allora il progetto è rimasto fermo. La sua attivazione rappresenterebbe una garanzia ulteriore per i cittadini, evitando che le parti più deboli restino senza soluzione e favorendo decisioni rapide e imparziali.