Bollette energia elettrica-gas, oneri di sistema.
Facciamo chiarezza. Parla Bruno Albertinelli presidente Federconsumatori Valle d’Aosta.
È ripresa sia in rete che da parte di alcune persone tramite lettere l’annosa questione degli oneri di sistema presenti nelle bollette dell’energia, chiedendo che nella nostra regione, essendo una Re-gione a statuto autonomo, vengano eliminati. Proviamo a spiegare alcune cose.
Gli oneri di sistema sono componenti delle bollette relative a forniture di energia elettrica o gas. Come indicato da ARERA, questi oneri rappresentano i costi sostenuti per “attività di interesse generale per il sistema elettrico o per il sistema gas pagati dai clienti finali”. Nel dettaglio, gli oneri di sistema per la luce comprendono:
- la messa in sicurezza del nucleare e misure di compensazione territoriale;
- incentivi per le fonti rinnovabili;
- copertura delle agevolazioni tariffarie per il settore ferroviario;
- sostegno alla ricerca;
- copertura del bonus elettrico;
- copertura delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia;
- integrazioni delle imprese elettriche minori;
- promozione dell’efficienza energetica.
- Per quanto riguarda il bonus sociale, destinato ad aiutare i cittadini in difficoltà economica (Isee inferiore a 9.350 euro o inferiore a 20.000 euro se si tratta di famiglie con oltre tre figli a carico) o che versano in gravi condizioni di salute, ci sono novità: è infatti previsto lo spostamento di questa voce dagli oneri di sistema alla fiscalità generale. Il bonus, insomma, sarà finanziato direttamente dalle tasse e non tramite le bollette.
- Anche per quanto riguarda i contributi pagati per lo smantellamento delle centrali nucleari e per la messa in sicurezza delle scorie si è passati al finanziamento tramite tassazione ordinaria.
- Non esiste alcun sistema che consente di ripartire le fatture non pagate dai morosi su quelle degli altri clienti., esiste un meccanismo chiamato Cmor (corrispettivo di morosità) che fa passare i debiti pregressi dal vecchio fornitore a quello nuovo, così da sanare anche le situazioni di chi vaga da un contratto all’altro (i cosiddetti furbetti del “turismo energetico”) lasciando alle spalle fatture non pagate. Il sistema, perciò, è organizzato in modo tale che il debito pregresso segua il debitore che lo ha generato. Se doveste trovare in rete delle informazioni che dicono il contrario, si tratta di grossolane imprecisioni.
Ecco invece i principali costi coperti dalle spese per oneri di sistema del gas:
- copertura del bonus gas;
- realizzazione di progetti di risparmio energetico;
- sviluppo delle fonti rinnovabili nel settore del gas;
- realizzazione delle reti di teleriscaldamento;
- copertura dei costi di commercializzazione della vendita al dettaglio;
- meccanismi di recupero degli oneri di sistema.
In sintesi, le spese per oneri di sistema in bolletta servono a coprire i costi sostenuti per promuovere l’efficienza energetica, incentivare fonti rinnovabili e sostenere attività di interesse generale.
È importante anche sapere come vengono calcolate e a quanto ammontano. A questo scopo, è necessario differenziare tra la spesa per oneri di sistema luce e gas:
- Gli oneri di sistema per l’energia elettrica sono composti da una quota energia (componente variabile in base al consumo) e da una quota fissa. La quota variabile e quella fissa, sommate, ammontano a circa il 22% sull’importo totale della bolletta per gli utenti domestici residenti.
Negli ultimi mesi pesa un po’ meno ultimamente si è arrivati al minimo storico: 10% del totale per un consumo di 2.000 kWh.
I non residenti, invece, devono corrispondere una somma maggiore: per loro, infatti, è prevista una quota fissa annuale di €135, che grava maggiormente sulla bolletta: - Le spese oneri di sistema per il gas, invece, sono interamente variabili e differenziate per scaglioni di consumo. Rispetto a quanto in vigore per la luce, gli oneri di sistema nelle bollette del gas pesano meno, circa il 4% sul totale dell’importo da corrispondere. Anche in questo caso, i non residenti sono tenuti a versare una somma più alta rispetto ai residenti.
L’ammontare complessivo degli oneri di sistema viene calcolato automaticamente in base a quanto stabilito da ARERA e integrato nei costi dei consumi riportati in bolletta. A seconda della componente considerata, le spese per oneri di sistema sono addebitate come quota fissa o come quota variabile in relazione al consumo.
Torniamo a casa nostra con una domanda: può la Regione Autonoma V.D.A non far pagare gli oneri di sistema?
No, la Valle d’Aosta, né alcuna altra regione italiana, può esentare i cittadini dal pagamento degli oneri di sistema in bolletta, poiché questi costi sono stabiliti a livello nazionale e servono a coprire spese infrastrutturali e per la transizione energetica. La regione non può decidere di non farli pagare
Può CVA non far pagare gli oneri di sistema?
No, la CVA (o qualsiasi altro fornitore) non può esentare dal pagamento degli oneri di sistema, in quanto sono costi fissi imposti per legge e facenti parte della bolletta di energia elettrica e gas.
Si ragiona molto su CVA sugli utili che fa tramite le centrali idroelettriche e che gli stessi venissero usati per ridurre il pagamento dell’energia elettrica, ricordo che gli utili generati da CVA, vanno principalmente alla Regione Autonoma Valle d’Aosta, in quanto CVA (Compagnia Valdostana delle Acque) è una società interamente a capitale pubblico e controllata al 100% dalla Regione. I profitti di CVA si traducono in valore condiviso per il territorio, attraverso contribuzioni fiscali, sostegno all’occupazione locale e investimenti nello sviluppo industriale e sociale della regione.
Su questa impostazione si dovrebbe aprire un ragionamento collettivo e sociale in quanto una ricchezza di 654 milioni di euro questo è il valore condiviso per la Valle d’Aosta nel 2024 sono tanti e dovrebbero trovare un percorso di utilizzo fortemente sociale in un momento di crisi economica.
Una domanda molto attuale, ma chi ci governa attualmente a livello nazionale non doveva togliere gli oneri??