Energia: aumentano i costi di elettricità (+3,8%) e gas (+3,9%). Urgente agire a sostegno delle famiglie, con una riforma degli oneri, per contrastare la povertà energetica.

L’ARERA ha pubblicato il consueto aggiornamento delle tariffe di energia elettrica e gas relative al II trimestre 2021: +3,9% per il gas e +3,8% per l’elettricità. Incrementi dettati dal trend di crescita delle quotazioni delle materie prime.

Alla luce di tale andamento per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole, riporta l’Autorità, sarà di circa 517 euro con un risparmio che si assottiglia sempre più, attestandosi a circa 4 euro annui (-0,7%) rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente. Per il gas, invece, la spesa della famiglia tipo ammonterà a circa 966 euro, con un risparmio di circa 52 euro annui. Il risparmio complessivo si attesta quindi a 56 euro l’anno.

Nonostante l’importante novità rappresentata dal bonus “quasi” automatico per le famiglie in difficoltà economica (che dovranno comunque compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica), rimane il fatto che in una fase così delicata e difficile questi costi risultano proibitivi per molti. Non a caso, anche alla luce delle dure conseguenze economiche e sociali dell’emergenza sanitaria, il nostro Paese sta conoscendo un allarmante avanzare della povertà energetica, che riguarda soprattutto anziani e molto giovani. “L’ARERA – riporta la nota – ha approvato la delibera attuativa del decreto-legge ‘Sostegni” che andrà a ridurre di 600 milioni di euro le bollette per le piccole imprese”: a maggior ragione ci chiediamo cosa si stia facendo a sostegno delle famiglie.

Proprio in quest’ottica, come rivendichiamo da tempo, è giunto il momento di agire concretamente sul versante della tassazione mettendo in atto una riforma complessiva di oneri accise e balzelli che, in vario modo e in varia misura, pesano sulle tasche dei cittadini, a partire dagli oneri di sistema in bolletta, in merito ai quali avevamo sostenuto una petizione per richiedere una riforma a cui il Governo non ha mai dato seguito. Tali oneri tra le altre cose servono a finanziare gli sgravi alle imprese energivore (ovvero quelle aziende che consumano enormi e smisurate fronti di energia): una politica del tutto in contraddizione con gli impegni assunti dal Governo all’insegna di una svolta green verso la transizione ecologica.

È giunto il momento di contrastare quella che sembra essere una concezione radicata e caldeggiata da molti attori del mercato, che ancora tende a privilegiare l’approvvigionamento di energia da fronti fossili. Per questo Federconsumatori è impegnata in prima linea nella promozione dell’energia da fronti rinnovabili, attraverso un’azione concreta di supporto, formazione e informazione alle comunità energetiche che si stanno sviluppando su tutto il territorio nazionale.