Assegno unico 2022, chiarimenti Inps su conto corrente e codice fiscale.

L’Inps non può accreditare l’assegno sul conto corrente di una persona differente da chi presenta la domanda. Il conto corrente su cui si chiede l’accredito deve essere effettivamente attivo e correttamente intestato (o cointestato) al richiedente.

L’assegno unico e universale per i figli a carico entra in vigore dal 1° marzo 2022. L’Inps ha reso disponibile online sul proprio sito la domanda. Per quest’anno, la domanda dell’assegno unico può essere fatta entro giugno 2022 con il riconoscimento di tutti gli arretrati da marzo.

A oggi, spiega l’Inps in una nota, le domande inoltrate sono state 1.123.348 per 1.854.865 figli a carico.

L’Inps ha diffuso oggi alcuni chiarimenti sulla documentazione – conto corrente e codice fiscale – con cui si può richiedere l’assegno unico.

Per ricevere l’assegno è necessario che il titolare del conto corrente identificato dal codice IBAN specificato nella domanda sia il richiedente dell’assegno unico. L’INPS non potrà accreditare l’assegno sul conto corrente di una persona differente da chi presenta la domanda. È possibile comunque chiedere l’accredito dell’assegno unico su un conto corrente cointestato al beneficiario che ha presentato la domanda. Non è sufficiente essere delegati alla riscossione.

È necessario che il codice fiscale del richiedente sia esattamente corrispondente a quello che risulta all’Istituto di Credito come codice fiscale del titolare del conto corrente su cui si chiede l’accredito.

Serve inoltre che il conto corrente su cui si chiede l’accredito dell’assegno unico sia effettivamente attivo e correttamente intestato (o cointestato) al richiedente la prestazione.

L’assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio minorenne a carico e fino alla maggiore età e, al ricorrere di determinate condizioni, fino al compimento dei 21 anni di età. L’Assegno unico è riconosciuto anche per ogni figlio a carico con disabilità senza limiti di età. È “unico”, spiega l’Inps, perché mira a semplificare gli interventi in favore della genitorialità e della natalità, è “universale” perché è garantito a tutte le famiglie con figli a carico residenti e domiciliate in Italia.

L’Assegno unico assorbe le seguenti prestazioni.

  • il premio alla nascita o all’adozione (Bonus mamma domani);
  • l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
  • gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili;
  • l’assegno di natalità (cd. Bonus bebè);
  • le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

La prestazione non assorbe né limita gli importi del bonus asilo nido.

Chi presenta la domanda di assegno unico entro il 30 giugno 2022 avrà comunque gli arretrati da marzo. Per le domande presentate dal 1° gennaio al 28 febbraio 2022 il pagamento è previsto a marzo, per le domande presentate successivamente il pagamento sarà effettuato il mese successivo alla presentazione delle stesse. Per i nuovi nati l’Assegno unico decorre dal settimo mese di gravidanza.

L’importo dell’assegno unico, che non concorre alla formazione del reddito complessivo imponibile ai fini IRPEF, è determinato secondo il valore ISEE che, quindi serve per fare la domanda anche se non è obbligatorio. Chi non presenta l’ISEE avrà l’importo minimo e potrà comunque presentarlo in un secondo momento.

Sul sito dell’Inps è disponibile anche un simulatore dell’Assegno unico e universale, che permette di simulare l’importo mensile della nuova prestazione di sostegno per i figli a carico.