Il congedo parentale sarà retribuito fino a 12 anni
Il congedo parentale sarà retribuito fino a 12 anni. È una delle novità contenute nei due schemi di decreto legislativo che recepiscono le direttive europee in fatto di genitorialità ed equilibrio tra lavoro e famiglia, approvati dal Consiglio dei ministri il 31 marzo.
Fino a 9 mesi di congedo retribuito:
fino a oggi il congedo parentale, la forma di sostegno che può essere chiesta da uno dei due genitori dopo il congedo obbligatorio, e che assicura un’indennità del 30 per cento dello stipendio, era previsto fino a 6 anni di età del bambino. Dai 6 ai 12 c’era la possibilità di fare domanda per un congedo non retribuito. Con la nuova norma, la retribuzione viene estesa fino al 12esimo anno. La misura riguarda anche i genitori adottivi e affidatari. Il totale dei mesi coperti da indennità sale invece da 6 a 9.
Monogenitori, un mese in più:
per le famiglie monogenitoriali, la durata complessiva del diritto al congedo parentale passa invece da 10 a 11 mesi.
Diritto di priorità per lo Smart working:
i genitori con figli fino a 12 anni avranno inoltre priorità nell’accesso al lavoro agile. Il decreto stabilisce che i datori di lavoro pubblici e privati dovranno riconoscere priorità alle richieste di questi lavoratori, così anche nei casi di figli in condizioni di disabilità. La stessa priorità viene riconosciuta ai caregiver.
Dieci giorni per i papà:
confermato per i papà il congedo obbligatorio di 10 giorni, da fruire entro i primi cinque mesi di vita del bambino. Il congedo viene retribuito al 100%, e il datore di lavoro non può negarlo.
Gravidanze a rischio riconosciute per le autonome.
Un capitolo riguarda poi il diritto all’indennità di maternità, che viene esteso alle lavoratrici autonome e libere professioniste, anche per gli eventuali periodi di astensione anticipati per gravidanza a rischio.