Discriminazione Iban esteri, Antitrust multa Vodafone Italia e Wind Tre

L’Antitrust ha multato Vodafone Italia e Wind Tre per discriminazione degli Iban esteri. Si tratta di 500 mila euro di multa a Vodafone Italia e 300 mila euro a Wind Tre che non hanno rispettato precedenti delibere dell’Autorità sulla “Iban discrimination”.

I due provvedimenti sono pubblicati sul bollettino Antitrust del 28 settembre 2020.

Vodafone ha continuato a violare l’ordine inibitorio dell’Autorità, che risale al 2019, «ponendo in essere una discriminazione tra IBAN italiani e IBAN esteri»

In particolare, scrive l’Antitrust sul provvedimento, «Vodafone non ha provveduto a consentire al consumatore di procedere, in completa autonomia e senza alcuna discriminazione, alla domiciliazione delle proprie utenze di telefonia fissa su IBAN di banche estere dell’Unione Europea mediante l’inserimento di tale IBAN all’interno di una stringa dedicata, così come possibile per i consumatori titolari di un IBAN italiano».

Il consumatore che vuole scegliere l’addebito attraverso Iban estero Ue (che inizi non con IT e SM) non può attivare l’offerta inserendo fisicamente l’Iban nella schermata online ma deve contattare un operatore che, secondo la documentazione prodotta in atti dalla stessa Vodafone, provvede a una lavorazione manuale della pratica.

Analoga la contestazione per Wind Tre che, spiega l’Antitrust, rispetto alla procedura online «non ha provveduto a consentire al consumatore di procedere in completa autonomia alla domiciliazione delle proprie utenze su IBAN di banche estere dell’Unione Europea mediante l’inserimento dell’IBAN estero all’interno di una stringa dedicata». Almeno fino al 27 luglio 2020, spiega l’Autorità, la stringa presente sul sito internet poteva essere usata solo da consumatori titolari di un Iban italiano, mentre per domiciliare i pagamenti su iban europei il consumatore doveva chiamare il servizio clienti e comunicare il codice dell’IBAN estero all’operatore.

Come Federconsumatori  accogliamo positivamente l’intervento dell’AGCM in seguito all’ennesima condotta scorretta e poco trasparente messa in atto dai gestori telefonici che, troppo spesso non si fanno scrupolo di aggirare norme e regolamenti per ricavare i massimi guadagni possibili, anche ledendo i diritti dei cittadini – ha commentato Federconsumatori – Ci aspettiamo che ora i due gestori coinvolti si adeguino in tempi rapidissimi alla normativa, consentendo quindi agli utenti di usufruire della possibilità di domiciliazione bancaria anche su conti esteri.