Colazione fuori casa, il mattino ha l’oro in bocca: rincarano cappuccino, cornetto e caffè

Dal caffè al cappuccino con cornetto, rincara la colazione fuori casa. Il monitoraggio di Federconsumatori (e qualche strano sovrapprezzo).

La colazione fuori casa può essere un piccolo lusso se occasionale. Una spesa di non poco conto se ripetuta più volte a settimana. Sulla colazione e sul rito italico per eccellenza, il caffè, si sono abbattuti una serie di rincari che dallo scorso anno vedono aumentare il prezzo della tazzina di espresso dall’1 al 5% a seconda dell’area geografica. Un caffè al bar costa in media da a 1,15 euro a 1,36 euro. Rincara anche il cappuccino (fra l’1% e il 4%: costa da 1,55 a 1,69 euro) e rincara il cornetto, per cui possono servire 1,65 euro. L’aumento di prezzo è compreso fra il 3% e il 6%. Prezzi al rialzo, infine, anche per tramezzini e spremuta. “Il mattino ha l’oro in bocca”, titola Federconsumatori che rileva una serie di aumenti da nord a sud per la colazione al bar.

L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha monitorato il costo dei principali prodotti da colazione/spuntino/pausa caffè al bar, confrontandoli con quelli registrati lo scorso anno: emerge un aumento medio del 3%.

“Se il buongiorno si vede dal mattino, questi rincari non aiutano di sicuro ad iniziare bene la giornata: dal caffè al cappuccino, dal cornetto alla spremuta d’arancia, dal tramezzino all’acqua in bottiglia, i prezzi nel 2024 sono aumentati soprattutto al centro Italia (+4%) – spiega l’associazione – Rincari che si aggiungono a quelli, a 2 cifre, registrati negli scorsi anni. Il record di aumento spetta alla spremuta d’arancia, che al centro registra un aumento del +8%. Notevoli anche gli aumenti che interessano il costo del cornetto, che al centro e al nord segna quota +6%. Al sud e nelle isole il prodotto che registra maggiore aumento è proprio lui, il re della colazione: il caffè! Il cui prezzo aumenta del +5%”.

Per la colazione “dolce” al bar, con cornetto e cappuccino, il costo medio è passato così da 2,95 euro del 2022 a 3,07 euro del 2024 (era 2,43 euro nel 2021). Se si fa la colazione al bar per cinque giorni alla settimana, si spendono quasi 25 euro in più rispetto allo scorso anno.

Tutti i prezzi si riferiscono poi alla consumazione al banco. Se si fa colazione al tavolo i rincari possono essere molto più consistenti, con aumenti per cappuccino e cornetti compresi fra il 24% e il 65% rispetto al prezzo al banco – specialmente se ci si trova in una località turistica o si fa colazione con vista panoramica.

Quel sovrapprezzo che non ti aspetti

Ci sono poi gli aumenti, segnalati dagli utenti, che dire “strani” è dir poco. All’associazione sono stati segnalati casi in cui l’acqua che accompagna il caffè viene fatta pagare (da 40 centesimi a 1 euro) e casi in cui viene applicato un sovrapprezzo quantomai sgradito.

Il caffè può essere molto vario, può essere macchiato o schiumato, corto o lungo, con panna e via dicendo e di solito questa correzione non viene fatta pagare. Qualche consumatore ha invece segnalato a Federconsumatori sovrapprezzi spesso ingiustificati: più 10 centesimi per il caffè macchiato caldo, più 20 centesimi sul cappuccino con latte freddo o un sovraprezzo per chi chiede il bis di miele per dolcificare il cappuccino oppure per il cacao da aggiungere su cappuccino e caffè macchiato

. Qualche cliente segnala il sovrapprezzo per chi paga con la carta. Un consumatore, addirittura, segnala la richiesta di sovrapprezzo per aver chiesto una ciotola di acqua fresca per dissetare il cane.