Fiducia dei consumatori, ai minimi dal 2013.

La fiducia dei consumatori è ai minimi dal 2013. A ottobre, dice l’Istat, si stima un calo dell’indice della fiducia dei consumatori che scende da 94,8 a 90,1; l’indice composito del clima di fiducia delle imprese diminuisce per il quarto mese consecutivo, passando da 105,1 a 104,5.

Peggiorano tutte le variabili che compongono la fiducia dei consumatori, fatta eccezione per le attese sulla situazione economica del Paese. La dinamica è negativa, spiega l’Istat, per il clima corrente e quello personale che registrano i cali più accentuati passando, rispettivamente, da 96,9 a 91,0 e da 99,3 a 94,3; il clima economico e quello futuro subiscono flessioni più contenute (rispettivamente da 81,3 a 77,6 e da 91,8 a 88,8).

Da luglio 2022 è iniziata una nuova fase di calo per la fiducia delle imprese, commenta l’Istat.

«Anche il clima di fiducia dei consumatori presenta una dinamica negativa per il secondo mese consecutivo e raggiunge il livello più basso da maggio 2013 – spiega l’Istat – Contribuiscono al deciso calo dell’indice soprattutto le opinioni sulla possibilità di risparmiare in futuro e quelle sull’opportunità di acquistare beni durevoli, seguite da giudizi in deterioramento sia sulla situazione economica personale sia su quella del Paese».

Caro-bollette e inflazione affossano la fiducia e le aspettative di famiglie e imprese. In questa situazione le prospettive di ripresa economica sono veramente difficili, si prospetta un inverno con un calo di consumi da parte delle famiglie che senz’altro peggiorerà i dati già drammatici di oggi.