Carenza di farmaci, mancano anche paracetamolo e ibuprofene.

C’è carenza di farmaci. Una serie di medicinali sono difficili da reperire. Sono a rischio paracetamolo, antidepressivi, antibiotici, ibuprofene soprattutto nella formulazione in sciroppo e per bambini. Secondo i dati dell’Agenzia italiana del farmaco sono circa 3mila i medicinali di cui è stata denunciata la carenza , le categorie a rischio sono variegate, paracetamolo, antidepressivi, antibiotici. L’attenzione è alta per la carenza di ibuprofene, soprattutto di quello da 600 e da 800 e problemi di approvvigionamento per la versione in sciroppo. Nella gran parte dei casi, si può comunque acquistare un generico».

I problemi alla base della carenza di farmaci sono diversi.

Si intrecciano diverse questioni: la pandemia che ha portato al sovra utilizzo di alcune categorie di farmaci e ora gli effetti della crisi economica, con la mancanza di alcune materie prime per il packaging e l’aumento del prezzo dell’energia.

Sono diverse le problematiche che si accavallano. Innanzitutto, per alcune categorie di medicinali, c’è stato un iper utilizzo soprattutto nella prima fase del trattamento del Covid 19, come per il paracetamolo. La crisi internazionale inoltre ha determinato altre difficoltà come la mancanza delle materie prime necessarie per produrre flaconi e tappi (alluminio, vetro, plastica per il confezionamento dei medicinali) ma anche la mancanza e il prezzo del carburante, necessario per il trasporto e il rifornimento, in molti casi ha determinato uno slittamento delle consegne. Un altro aspetto è il disallineamento del prezzo dei farmaci in Italia rispetto agli altri Paesi (il nostro Sistema Sanitario Nazionale ci consente di acquistare i medicinali ad un prezzo più basso rispetto agli altri Paesi) che potrebbe aver determinato problemi di approvvigionamento».

Sulla questione è intervenuta anche la Distribuzione intermedia con un comunicato congiunto di Federfarma Servizi e ADF Associazione distributori farmaceutici, le due sigle denunciano che la situazione dei medicinali che scarseggiano diventa sempre più insostenibile.

A rischio è la disponibilità di farmaci diversi e importanti quali antiasmatici, antipertensivi, neurolettici e antiepilettici.

Si stanno abbattendo sull’intero settore farmaceutico gli effetti combinati della crisi pandemica (che accresce la richiesta di alcuni prodotti), e di quella economica (inflazione, aumenti dei costi per energia e trasporti, scarsità di materie prime) che, incidendo anche a livello produttivo, provocano conseguenze a cascata nella filiera con ritardi nelle consegne dei medicinali ai magazzini dei Distributori intermedi che si ripercuotono infine sulle farmacie e sui cittadini con forti rallentamenti nelle consegne – spiega la Distribuzione . Ordini che prima arrivavano in 5 giorni ai siti logistici dei distributori, attualmente restano inevasi fino a 3 o 4 settimane causando, di conseguenza, il problema di medicinali introvabili per i cittadini che si recano in farmacia, dove si segnalano mancanze in aumento.