Coronavirus: spese improponibili per mascherine e guanti.

E’ necessario distribuire ai cittadini gratuitamente i dispositivi medici necessari ad affrontare la fase 2. In attesa di tale misura si adotti un prezzo imposto e contenuto.

In questi giorni non si parla che della fase 2 e della ripartenza.

Quello che ci preoccupa, però, è arrivare preparati a tale appuntamento, senza dover assistere a disagi e fenomeni speculativi, com’è avvenuto in passato.

In tal senso molti cittadini ci segnalano, da giorni, i costi ancora spropositati dei dispositivi di sicurezza, come guanti e mascherine.

Seppure meno assurdi, di quelli all’inizio dell’emergenza, i prezzi delle mascherine rimangono estremamente elevati, non solo online ma anche presso farmacie e parafarmacie: mascherine chirurgiche vendute a 2,50-4 Euro l’una, mascherine ffp2 vendute a 12-14 Euro l’una.

Analoga questione per i guanti: una confezione da 100 pz costa dagli 8 ai 12,50 Euro.

Prezzi che variano notevolmente da esercizio a esercizio, anche a distanza di pochi metri.

Facendo un breve calcolo, cambiando almeno 2 mascherine chirurgiche al giorno, una famiglia di tre persone arriverebbe a spendere circa 300 Euro, oltre 750 Euro sarebbe invece la spesa da sostenere usando le mascherine ffp2 (1 al giorno).

Costi improponibili e insostenibili, che per nessuna ragione devono essere addossate ai cittadini.

Ci uniamo all’appello di Federfarma che chiede un prezzo fisso e contenuto per le mascherine.

Dal momento che sarà necessario indossare tali dispositivi  per lungo tempo, sarebbe  utile disporre misure a sostegno delle famiglie: la scelta più equa sarebbe quella di dotare i cittadini di tali dispositivi gratuitamente.

In attesa di tale provvedimento, sarebbe indispensabile disporre un prezzo imposto e basso, agendo anche su una riduzione della tassazione.

Ricordiamo a tutti i cittadini che le spese sostenute per tali dispositivi medici, possono essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi, purchè nella  ricevuta sia riportato il proprio codice fiscale. E’ bene, pertanto, conservare attentamente le ricevute.