Inflazione:si conferma la deflazione e’ la grave crisi.

A marzo, il tasso d’inflazione rimane negativo, al -0,1%.

Si conferma, così, la deflazione. Una notizia drammatica, per i cittadini e per il Paese: se i prezzi si confermano in discesa, infatti, è a causa della grave crisi della domanda di mercato interna, dettata dal calo del potere di acquisto delle famiglie (-13,4% dal 2008 ad oggi).

Una crisi dalla portata preoccupante: basti pensare che, solo nel triennio 2012-2013-2014, la contrazione dei consumi ha segnato il -10,7% (vale a dire una diminuzione complessiva della spesa di circa 78 miliardi di Euro).

È ora di voltare pagina, ma per farlo è necessario che il Governo prenda consapevolezza del fatto che la priorità assoluta del Paese è il lavoro.

I dati della disoccupazione sono drammatici, basti pensare che nel periodo tra dicembre 2014 e gennaio 2015, secondo dati Istat la percentuale dei disoccupati sia aumentata dello 0,1% attestandosi al 12,7 (+ 0,2) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Se per la componente maschile della forza lavoro la situazione è rimasta nella sostanza invariata, per quella femminile il calo è stato dello 0,4 %.

Difficoltà anche per i giovani in età compresa tra i 15 e i 24 anni, il dato è purtroppo ulteriormente in aumento (+ 1,7).

Bisognerebbe riuscire a capire dove ha trovato i dati, il Ministro del lavoro Giuliano Poletti che, pochi giorni fa, aveva annunciato che nei primi due mesi del 2015 erano stati attivati 79 mila nuovi contratti a tempo indeterminato in più rispetto ai primi due mesi del 2014.

La mancanza di lavoro determina la contrazione della capacità di acquisto che, come abbiamo visto, è causa del calo dei consumi e della produzione.

Per questo, è evidente, che bisogna ripartire dal lavoro, per rimettere in moto redditi, mercato e produzione, senza falsi ottimismi, con umiltà, e cercando la coesione sociale.