Coronavirus, l’Antitrust blocca sito che vendeva farmaco antivirale a oltre 600 euro.

L’Antitrust oscura un sito che vendeva un farmaco antivirale, spacciato addirittura come medicinale contro il coronavirus, a oltre 600 euro.

Oltre 600 euro per un farmaco antivirale spacciato addirittura come “l’unico farmaco contro il Coronavirus”.

Solo che i farmaci contro il Covid-19 ancora non esistono, le autorità sanitarie di tutto il mondo stanno cercando cura e vaccino, e la pubblicità online è particolarmente pericolosa, ingannevole e aggressiva, proprio perché fa leva sulla paura delle persone.

E così l’Antitrust ha avviato un’istruttoria e disposto in via cautelare l’oscuramento del sito web https://farmacocoronavirus.it, avvalendosi della collaborazione della Guardia di Finanza, Nucleo Speciale Antitrust. L’Autorità ha inoltre disposto la sospensione dell’attività di promozione e commercializzazione del farmaco “generico Kaletra”, che su quel sito veniva venduto alla cifra di 634,44 euro.

Il provvedimento di oscuramento e sospensione è motivato dall’esigenza di interrompere la diffusione di una pratica estremamente grave, tale da rendere urgente e indifferibile l’intervento dell’Autorità, spiega una nota dell’Antitrust.

Il farmaco in questione, che contiene i principi attivi propri di un antivirale per il trattamento delle infezioni da HIV, viene reclamizzato come “l’unico farmaco contro il Coronavirus (COVID-19)” e “l’unico rimedio in grado di combattere il Coronavirus (COVID-19)” pur se, allo stato, come dichiarato dalle autorità sanitarie mondiali, non esiste una cura efficace per combattere il virus.

Le modalità di vendita sono ingannevoli e aggressive e alterano la capacità di valutazione del consumatore, spiega ancora l’Autorità, perché il sito sfrutta l’allarme suscitato dalla pandemia e dall’aumento del numero di persone contagiate. Fa leva sulla paura, e vigliaccamente su questa cerca di lucrare.

Fra l’altro, prosegue l’Antitrust, benché il sito lasci intendere che la vendita on line del prodotto sia lecita e che il professionista operi in un contesto di legalità, la vendita on line di detti farmaci non è consentita in Italia poiché soggetta alla presentazione della prescrizione medica.

Il provvedimento dell’Antitrust rileva poi che «la condotta appare ancora più grave poiché, facendo leva sull’esponenziale diffusione del Covid-19, sfrutta la tragica pandemia in atto, per orientare i consumatori all’acquisto del prodotto commercializzato e la circostanza che, allo stato, non è stato individuato alcun prodotto e/o farmaco capace di limitarne la diffusione».

In un momento grave come quello in cui ci troviamo, deve aumentare e essere determinante l’attenzione nei confronti dei tentativi di lucrare sull’emergenza.

L’Antitrust promette che continuerà a tenere alta l’attenzione sugli operatori dell’e-commerce che adottano comportamenti ingannevoli.