Diritti dei passeggeri, Autorità Trasporti chiede di rafforzare le sanzioni.

Bisogna rafforzare, la disciplina sanzionatoria per le violazioni dei regolamenti europei sui diritti dei passeggeri.

È, uno dei temi affrontati dal presidente dell’Autorità dei trasporti (ART) Nicola Zaccheo, in audizione il 17 febbraio in Senato, nell’ambito dell’esame della Legge annuale per il mercato e la concorrenza (ddl 2469).
Il presidente, ha espresso la necessità di «conferire nuove competenze all’Autorità, per una maggiore incisività nella regolamentazione dei mercati, nei processi di ottimizzazione degli affidamenti dei servizi, nell’assicurare l’efficienza delle gestioni, il contenimento dei costi per utenti e consumatori e adeguati livelli di qualità dei servizi.
Fra i punti affrontati dall’Autorità dei trasporti, ci sono le sanzioni in tema di violazioni dei diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario, con autobus, via mare e per vie navigabili
interne.

L’ART ha rilevato infatti che, «la disciplina sanzionatoria per le violazioni delle disposizioni dei regolamenti europei relativi, risulta inadeguata ad assicurare la dovuta deterrenza.

In tal senso, andrebbero introdotte modifiche ai vigenti decreti legislativi, come già segnalato da ART nel recente passato».
Il presidente, in particolare ha espresso la «necessità di rafforzare la disciplina sanzionatoria per le violazioni delle disposizioni dei regolamenti europei relativi ai diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario, nel trasporto con autobus e nel trasporto via mare e per vie navigabili interne che, diversamente dalla disciplina sanzionatoria prevista dalla legge istitutiva dell’Autorità per la violazione di propri atti di regolazione, risulta del tutto inadeguata ad assicurare le funzioni di deterrenza proprie di ogni sistema sanzionatorio.
Sarebbe anche, auspicabile un’evoluzione del sistema, tale da consentire all’Autorità, non solo di comminare sanzioni in presenza di violazioni dei diritti dei passeggeri, ma anche
di prevedere forme dirette di indennizzo in loro favore, considerato che l’impianto sanzionatorio dovrebbe indurre le imprese ad elevare il livello di qualità dei servizi offerti.
La richiesta, è anche quella di riconoscere all’Autorità il potere di prescrivere alle imprese di «conformare, dopo l’accertamento di una violazione, la propria condotta, commissiva
od omissiva, alle previsioni legislative».
Sempre in tema di diritti dei passeggeri, se ci sono obblighi per gli operatori dei trasporti, vanno previste anche sanzioni quando non rispettati.

Accanto al rafforzamento del sistema sanzionatorio, andrebbe, altresì rivisto l’impianto normativo al fine di colmare le lacune esistenti nel sistema che, in taluni casi, prevedono specifici obblighi in capo agli operatori, senza corredarli di corrispondenti misure sanzionatorie, come ad esempio, nel caso del diritto a compensazione economica in caso di ritardo all’arrivo, previsto dal regolamento europeo relativo al trasporto via mare e per vie navigabili interne e per la violazione del quale non è prevista attualmente alcuna sanzione.