Estate in prestito, Facile.it: nel 2017 erogati oltre 98mln di euro per pagare ferie

Le ferie? Si pagano con rate e prestiti. Dopo un anno di duro e intenso lavoro è davvero difficile rinunciare alle vacanze in qualche posto dove poter staccare la spina, anche a costo di dover ricorrere alle società finanziarie per potersi permettere un viaggetto. Secondo le stime di Facile.it e Prestiti.it, nel 2017 il valore dei prestiti personali erogati per pagare viaggi e vacanze è stato di oltre 98 milioni di euro. I due portali hanno calcolato che chi lo scorso anno si è rivolto ad una società del credito per pagare le vacanze, ha chiesto in media 4.140 euro da restituire in 39 rate (poco più di 3 anni). Valore che, peraltro, nel primo trimestre del 2018 è cresciuto del 15,6%, raggiungendo quota 4.787 euro.

L’analisi delle domande di prestito personale ha portato alla luce un dato particolarmente significativo: dal 2016 al 2017 è diminuita di 2 anni e mezzo l’età media di chi si è rivolto a una finanziaria per pagare le ferie, passando da 40 anni e 1 mese a 37 anni e 6 mesi. Una riduzione su cui ha avuto un ruolo determinante l’aumento della percentuale di richieste presentate dagli under 30, più che raddoppiata nel corso di 1 anno; se nel 2016 solo il 15,4% delle domande di prestito personale per cui si esplicitava la finalità “viaggi e vacanze” facevano capo a un giovane con meno di 30 anni, nel 2017 la percentuale è salita al 32,8%.

Le altre fasce che più richiedono questa tipologia di prestito personale sono coloro che hanno un’età compresa tra i 30 e i 39 anni (28,6%) e quelli tra i 40 e 49 anni (22,7%).

A presentare domanda di prestito è stato nel 75% dei casi un uomo, mentre lo stipendio medio dichiarato in fase di richiesta è pari a 1.518 euro, anche se permangono le differenze tra i richiedenti uomini, che in media dichiarano uno stipendio di 1.559 euro e le donne, con uno stipendio di 1.391 euro.

Per quanto riguarda la posizione lavorativa dei richiedenti, il 77% è un dipendente privato a tempo indeterminato, il 12% un lavoratore autonomo o libero professionista.

“Per chiedere ed ottenere un prestito da una società del credito è fondamentale poter contare su una posizione lavorativa stabile o, in alternativa, su un garante”, spiega Andrea Bordigone, responsabile BU prestiti di Facile.it., “L’aumento delle richieste di prestito provenienti dagli under 30 va quindi letto positivamente e contestualizzato all’interno di un generale miglioramento delle condizioni lavorative dei giovani, di un atteggiamento più fiducioso verso il futuro, nonché di una maggiore consapevolezza finanziaria”.

I dati emersi possono essere letti positivamente, ossia sottolineando il fatto che anche in Italia si sta lentamente sviluppando un atteggiamento di maggiore consapevolezza rispetto alle possibilità offerte dal credito al consumo e, sia pur gradualmente, ci si sta muovendo da un modello tipico del passato “spendo se posso pagare tutto subito”, a uno di matrice anglosassone “beneficio del pagamento rateale per non gravare eccessivamente sul mio budget e, al contempo, non dover rinunciare al bene o al servizio che finanzio”.

Tuttavia, non si può fare a meno di pensare che ricorrere ai prestiti per sostenere delle spese sia un indicatore di come il Paese risenta ancora degli strascichi di una crisi non ancora superata.