Spesso buono oltre! la nuova etichetta che potrebbe eliminare gli sprechi alimentari.

L’Europa lavora a un aggiornamento delle scadenze sugli alimenti e del termine minimo di conservazione,  propone di inserire sui prodotti alimentari, in aggiunta al termine minimo di conservazione “da consumarsi preferibilmente entro il”, anche la dicitura “spesso buono oltre il”. La misura avrebbe una funzione anti spreco e aiuterebbe i consumatori a comprendere meglio la data di scadenza. Secondo la bozza del provvedimento circolato sulla stampa, “la maggior parte dei consumatori non comprende appieno la distinzione tra le etichette” da consumare entro” – come indicatore di sicurezza – e “da consumarsi preferibilmente entro” – come indicatore di qualità».

E proprio alla scarsa comprensione della “scadenza” degli alimenti sono imputati molti sprechi alimentari.

La data di scadenza, indicata dalla dicitura “da consumare entro”, dice che il prodotto non potrà più essere consumato in sicurezza dopo la data indicata in etichetta.

Il termine minimo di conservazione, o TMC, indicato dalla dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” rappresenta invece un indicatore di qualità, e indica la data fino a cui il prodotto conserverà le sue migliori proprietà organolettiche come gusto, aroma, o fragranza. Questo significa che, superata la data indicata in etichetta, consumare il prodotto non costituirà un rischio per la salute, ma potrebbe iniziare a perdere gradualmente alcune delle sue proprietà organolettiche. Se conservato in modo corretto, dunque, il cibo potrà essere ancora consumato.

Secondo le stime di Too Good To Go, “sono 9 milioni le tonnellate di cibo sprecate ogni anno in Europa, dovute all’errata interpretazione della dicitura, che equivalgono a più di 22 milioni di tonnellate di CO2e immesse nell’atmosfera: un danno non solo economico, ma in primis ambientale”.