Torna il vuoto a rendere, da gennaio cauzione su bottiglie e lattine

Dopo l’addio a piatti e bicchieri usa e getta, ecco che torna il vuoto a rendere per bottiglie e lattine in plastica, vetro e metallo.
La novità è stata introdotta nel decreto Semplificazioni convertito in legge quest’estate, che contiene una serie di articoli per incentivare negozi e locali pubblici in generale a promuovere il deposito cauzionale per i contenitori di acqua e bevande.

Incentivi economici per chi adotta la cauzione

“Gli operatori economici, in forma individuale o in forma collettiva, adottano sistemi di restituzione con cauzione, nonché sistemi per il riutilizzo degli imballaggi”, recita il testo, che parla anche di incentivi economici e premi per gli esercenti – non ancora quantificati – e di una campagna di comunicazione per incentivare le buone pratiche.

 

I costi per il consumatore

Non è invece ancora chiaro quanto il vuoto a rendere costerà al consumatore, vale a dire quanto questi dovrà pagare sotto forma di cauzione (somma che gli sarà riconosciuta al momento della restituzione dell’imballaggio).  Sarà il regolamento contenuto in un decreto del ministero per la Transizione ecologica con il ministero per lo Sviluppo a definire i dettagli.

Quando? La legge parla di 120 giorni dall’entrata in vigore della legge, quindi più o meno entro fine anno.

Già qualche anno fa, nel tentativo di incentivare il corretto smaltimento dei contenitori riciclabili, lo Stato aveva lanciato un’iniziativa analoga. Il precedente regolamento, entrato in vigore a febbraio 2018, prevedeva in via sperimentale per un anno la possibilità di introdurre un deposito cauzionale tra i 5 e i 30 centesimi per bottiglie e lattine, ma il tasso di adesione fu bassissimo.