Farmaci veterinari.
Farmaci veterinari, Lega del Cane lancia petizione per chiedere prezzi equi
Farmaci a costi accessibili anche per gli animali da compagnia. Perché, per curare il proprio cane o il proprio gatto, bisogna pagare prezzi alti per i medicinali veterinari anche se esiste un corrispettivo per uso umano? Lo sa bene chi ha in casa un animale a quattro zampe: in caso di malanno, curarlo rischia di diventare un salasso. Ma gli animali non sono beni di lusso. Così la Lega nazionale per la difesa del cane (LNDC) rilancia la petizione #questionediprincipio per chiedere farmaci a costi accessibili e farmaci equivalenti.
“I medicinali veterinari hanno prezzi altissimi nonostante, in moltissimi casi, abbiano la stessa composizione di quelli per uso umano. LNDC lancia una petizione popolare per chiedere di mettere fine a questa ingiustizia”, si legge nella petizione online, che ha già superato le 11 mila adesioni. Perché pagare infatti a prezzi inaccessibili i farmaci veterinari anche se hanno la stessa composizione degli equivalenti per uso umano? Si può arrivare a pagare fino a dieci volte tanto, denuncia l’associazione, sottolineando che “ai proprietari di animali è fatta pagare una tassa occulta, che genera disparità economica nell’accesso alle cure, per ragioni che sfuggono alla Lega nazionale per la difesa del cane”.
Così nelle giornate del 10 e 11 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti degli Animali, la Lega per la difesa del cane “rilancia la petizione per chiedere al Presidente del Consiglio e al Ministro della Salute la possibilità di prescrivere i farmaci generici a costo contenuto anche per uso veterinario – prosegue l’appello – Attualmente, infatti, la legge prevede che i medici veterinari non possano prescrivere farmaci per uso umano se esiste il corrispondente farmaco per uso veterinario. Tuttavia questi ultimi costano in media 4 o 5 volte, arrivando perfino a 10 volte, più di quelli per l’uomo nonostante il principio attivo sia identico. Le differenze di prezzo sono ingiustificate e incomprensibili e portano moltissimi proprietari di animali da compagnia a non potersi occupare adeguatamente della salute e del benessere del proprio amico a quattro zampe. Il diritto alle cure deve essere uguale per tutti”. A questo si aggiunge il fatto che i farmaci “generici” ad uso veterinario – che hanno un loro nome commerciale –quando esistono, hanno un prezzo simile al farmaco di prima registrazione.
“Gli animali non sono beni di lusso bensì hanno un valore sociale”, rivendica l’associazione, che sta preparando un dossier per confrontare i prezzi dei medicinali a uso umano e veterinario a parità di principio attivo, così come i prezzi dei farmaci veterinari di prima registrazione e di quelli cosiddetti “generici”, chiedendo di valutare se vi siano violazioni di legge nelle modalità di vendita. L’associazione lancia dunque un appello a tutte le persone che vivono con un animale da compagnia, o semplicemente a tutti colori che ne vogliano tutelare i diritti, per chiedere di emanare una disposizione in base alla quale i farmaci già registrati per gli umani, che siano utili in ambito veterinario, possano essere utilizzati anche per gli animali da affezione e perché comunque vengano immessi sul mercato farmaci generici ad uso veterinario a prezzi accessibili.