Il Decreto sostegni estende la durata dei voucher.

Nuova penalizzazione per i consumatori!

I recenti emendamenti al Decreto Sostegni infliggono un duro colpo ai diritti dei consumatori, estendendo a due anni la validità dei voucher emessi per i contratti di trasporto, soggiorno e pacchetti turistici cancellati a causa del COVID-19 e a ben tre anni da quelli emessi a seguito dell’annullamento degli spettacoli dal vivo. L’estensione ulteriore della validità dei voucher rappresenta un’eccessiva compressione dei diritti di coloro che, non potendo usufruire dei vari servizi acquistati, vedranno irrimediabilmente allontanarsi il momento dell’rimborso.

Considerato che l’emergenza sanitaria è ancora in corso, è inoltre probabile che i voucher, soprattutto quelli emessi in relazione a pacchetti turistici che ammontano spesso a varie migliaia di euro, non saranno utilizzati, stante il persistere dell’incertezza sulle prenotazioni di vacanze nell’anno corrente.

La stessa raccomandazione della Commissione europea di rendere i voucher appetibili è stata palesemente disattesa; la modifica legislativa, infatti, non ha previsto nessun valore aggiuntivo né condizioni speciali di utilizzo atte a compensarne l’estensione di durata, ma soltanto la previsione di una possibile cessione all’agenzia di viaggio, che non meglio chiarisce le condizioni o i termini dell’accettazione da parte di quest’ultima.

 È importante segnalare che gli emendamenti non sembrerebbero modificare la rimborsabilità dei voucher emessi a seguito della cancellazione dei contratti di trasporto a causa del COVID-19, prevista con il decorso dei primi dodici mesi, e ciò comporta una disparità di trattamento tra coloro che potranno richiedere il rimborso monetario dopo il primo anno dall’emissione del voucher e coloro che, avendo dovuto rinunciare ad un soggiorno o ad un viaggio “tutto compreso”, dovranno attendere ben due anni.

Siamo di fronte all’ennesimo provvedimento concepito con la chiara intenzione di aiutare e sostenere il settore del turismo, devastato dalla pandemia, ma sarebbe ora di pensare anche ai cittadini!

Questi ultimi stanno facendo i conti con una crisi devastante, sul piano economico, oltre che su quello sociale e psicologico. Per questo è necessario adottare provvedimenti che siano volti a sostenere un settore vitale per il Paese, come quello del turismo, senza però penalizzare i cittadini già in forte difficoltà, che in molti casi chiedono, perché ne hanno bisogno, di rientrare in possesso delle somme spese per un viaggio di cui non possono più usufruire.