Energia:Aumentano i tassi di morosita’.

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Cresce in Italia l’emergenza sociale per quasi 15 milioni di persone, di cui oltre 6 milioni sotto la soglia di povertà e sono altrettanti i cittadini da considerare ad alto rischio.
Dati che rivelano come la povertà economica, ossia la mancanza delle risorse necessarie per la sopravvivenza delle famiglie, è un tema estremamente attuale e diffuso.
La perdita del lavoro è un elemento che aggrava molto tale situazione, divenendo causa del crescente indebitamento e della sofferenza economica, che spesso si traduce in aumento delle morosità nel pagamento delle bollette.
Il tasso di morosità nel settore dell’energia elettrica, sulle utenze domestiche è dello 0,79% nel 2013 (con un aumento del 12% rispetto al 2012), mentre negli altri usi a bassa tensione è del 2,78% nel 2013 a fronte dell’1,98 % del 2012.
Per il gas, nel medesimo periodo, la morosità riguarda il 2,13% delle utenze domestiche (2,09% nel 2012), mentre per altri usi si attesta al 3,90 %.
L’aumento delle morosità registrato nel settore elettrico riguarda principalmente gli utenti che sono passati al mercato libero (tra i quali si rileva un incremento della morosità del +32%).
Sempre per quanto riguarda l’energia elettrica, nel 2013, le richieste di sospensione hanno riguardato, tra mercato libero e di maggior tutela, 1.763.000 utenze con un aumento del +9,6% rispetto al 2012.
Nel settore del gas le richieste di sospensione inviate al distributore da parte delle società di vendita sono inferiori rispetto al mercato elettrico e ammontano a 360.000 utenze (200.000 nel mercato libero e 160.000 nel mercato tutelato) con un aumento del +3,7% rispetto al 2012.

Dati preoccupanti, che manifestano chiaramente l’esigenza di un intervento mirato del Governo teso a rendere più sostenibili i costi dell’energia per le famiglie e per le PMI. E’ necessario e urgente, rivedere la Delibera per il mercato tutelato dell’AEEGSI sulle rateizzazioni, che risale al 2008, prevedendo piani di rateizzazioni “più flessibili e idonei” alla situazione di grave disagio che molte famiglie stanno vivendo. In particolare tale piano va esteso anche a chi perde il posto di lavoro o si trova in cassa integrazione o mobilità, o in altre situazioni d’indigenza. Per aiutare le famiglie, la Federconsumatori chiede da anni che siano rivisti l’importo, i criteri di accesso e semplificate le procedure per i Bonus energia e gas.
In particolare riteniamo opportuno che i calcoli siano fatti prevedendo due scaglioni di reddito ISEE e raddoppiando, per lo scaglione di reddito più basso, l’ammontare dell’attuale Bonus.
Attualmente, solo un terzo degli aventi diritto attuali fa la domanda per i bonus: bisogna fare di tutto perché coloro che ne hanno diritto ne possano beneficiare.