Antitrust: operatori TLC modificano la pubblicità delle offerte di connessione in fibra

Secondo l’Antitrust, Iliad, Vodafone, Fastweb, Telecom, Planetel e Unidata non fornivano informazioni adeguate e corrette sulla velocità massima di navigazione con la connessione in fibra. A seguito dell’intervento dell’Autorità, gli operatori hanno modificato la pubblicità delle offerte

L’Antitrust ha ottenuto risposta positiva da parte degli operatori di telefonia fissa Iliad, Vodafone, Fastweb, Telecom, Planetel e Unidata, in relazione ad interventi di moral suasion effettuati per le modalità di pubblicizzazione delle offerte per navigare in internet attraverso il sistema di connessione in fibra.

La fibra garantisce il raggiungimento di velocità massime particolarmente elevate (fino a 2,5 Gigabit/s), ma – secondo l’AGCM – gli operatori non fornivano, in merito, informazioni adeguate e corrette.

L’Autorità, si legge in una nota, aveva riscontrato che le informazioni fornite sulle velocità massime di navigazione per queste offerte non risultavano veritiere, dal momento che mancavano chiare indicazioni e/o corrette informazioni sulle condizioni necessarie per conseguirle.

“In particolare – spiega l’Antitrust – non veniva adeguatamente specificato che la velocità massima è da intendersi come somma delle velocità di più apparati connessi alle diverse porte del router e/o connessi tramite Wi-Fi, oppure, in caso di collegamento Wi-Fi, raggiungibile solo attraverso dispositivi abilitati di ultimissima generazione “.

All’esito degli interventi di moral suasion, dunque, tutti gli operatori hanno modificato la grafica e integrato il contenuto delle informazioni sulla velocità di navigazione raggiungibile, precisando – nella pagina di presentazione delle offerte – che i 2,5 Gigabit/s sono “suddivisi tra Wi-Fi e porte Ethernet”, la velocità “non è raggiungibile con un singolo dispositivo” e che “sommando la velocità delle porte ethernet e/o del Wi-Fi si raggiunge la velocità massima di 2,5 Gigabit/s”, o ancora che essa è conseguibile soltanto da dispositivi predisposti con il Wi-Fi più avanzato.

L’Autorità ha ritenuto, dunque, che le moral suasion abbiano portato ad esiti positivi in termini di chiarezza informativa sulle condizioni necessarie per la fruizione della velocità massima di navigazione offerta.

“La trasparenza ottenuta, con informazioni complete e chiare – conclude l’Autorità – può contribuire a far comprendere ai consumatori le caratteristiche e le effettive prestazioni delle offerte di connessione internet in fibra, con riferimento a una delle variabili di scelta più rilevanti, quale è la velocità di navigazione”.