Tik Tok, il social si impegna a rispettare le norme Ue a protezione dei consumatori.

A seguito del dialogo con la Commissione europea e con la Rete delle autorità nazionali per la protezione dei consumatori (CPC), TikTok si è impegnata ad allineare le proprie pratiche alle norme dell’UE in materia di pubblicità e protezione dei consumatori, in particolare la direttiva sulle pratiche commerciali sleali, la direttiva sui diritti dei consumatori e la direttiva sulle clausole abusive.

Tutto nasce in  seguito a un reclamo dell’organizzazione europea dei consumatori Beuc. Nel 2021 il Beuc aveva lanciato l’allarme su alcune pratiche problematiche seguite da TikTok che non rispettavano le norme dell’UE sui consumatori. Ad esempio, il Beuc ha scoperto che la piattaforma dei social media non proteggeva i bambini dalla pubblicità nascosta e dai contenuti inappropriati.

Il Beuc accusava TikTok di non tutelare adeguatamente gli utenti da contenuti inappropriati, pubblicità occulta e di violare numerosi diritti. Secondo il Beuc, c’erano clausole vessatorie e pratiche commerciali scorrette nella Politica per gli articoli virtuali. L’associazione lamentava poi la mancata adozione di misure efficaci per tutelare gli utenti, tra i quali numerosi bambini e adolescenti, dalla pubblicità occulta delle aziende, attraverso influencer, e da contenuti potenzialmente dannosi.

Dopo la denuncia, la Commissione europea insieme al CPC e guidata dalle autorità irlandesi e svedesi per i consumatori, ha avviato un dialogo con TikTok.

Il social network si è ora impegnato a cambiare le proprie pratiche, a dare una svolta a tutela dei consumatori.

Tutte le piattaforme di social media devono rispettare le regole e assicurarsi che i consumatori possano identificare facilmente i contenuti commerciali, anche se promossi da influencer – dichiara il commissario per la Giustizia, Didier Reynders – Accogliamo con favore l’impegno di TikTok per una maggiore trasparenza nel modo in cui gestisce la propria attività commerciale. Grazie al nostro dialogo, i consumatori saranno in grado di individuare tutti i tipi di pubblicità a cui sono esposti quando utilizzano questa piattaforma. Nonostante l’impegno di oggi, continueremo a monitorare la situazione anche in futuro, prestando particolare attenzione agli effetti sui giovani utenti.

Gli utenti ora possono segnalare annunci pubblicitari e offerte che potrebbero spingere o indurre i bambini ad acquistare beni o servizi. I contenuti brandizzati rispetteranno una politica di protezione degli utenti, che vieta la promozione di prodotti e servizi inappropriati, come alcol, sigarette e messaggi del tipo “diventa ricco velocemente”.

Agli utenti viene richiesto di attivare un interruttore quando pubblicano contenuti brandizzati e didascalie specifiche relative a marchi come #ad o #sponsored.

Se un utente ha più di 10.000 follower, i suoi video vengono esaminati da TikTok rispetto alle Norme sui contenuti brandizzati e alle Linee guida della community per garantire che i contenuti siano appropriati.

Le norme di TikTok chiariscono ora come fare gli acquisti, e le finestre pop-up forniranno il prezzo in valuta locale. I consumatori possono recedere entro 14 giorni dall’acquisto, ed è disponibile anche la loro cronologia degli acquisti. La pubblicità a pagamento nei video sarà identificata con una nuova etichetta, la cui efficacia sarà testata da una terza parte. Gli utenti potranno poi segnalare contenuti brandizzati non trasparenti e ci saranno nuove regole sugli hashtag e le etichette.

Le autorità della Rete di cooperazione per la protezione dei consumatori (CPC) controlleranno l’attuazione di questi impegni nel 2022 e anche oltre. E valuteranno eventuali situazioni dubbie, ad esempio se ci sia sufficiente chiarezza sulla comprensione da parte dei bambini degli aspetti commerciali delle pratiche di TikTok.