Prezzi: l’inflazione al 5,3% determina ricadute di 1.579,40 euro annui a famiglia.
L’Istat conferma a settembre il tasso di inflazione al 5,3%, con un aumento del +0,2% su base mensile. Il carrello della spesa si attesta, invece, al +8,1%. Con l’inflazione a questi livelli le ricadute per ogni famiglia, in termini annui, sono pari ad un aggravio di 1.579,40 euro.
Continuano a preoccupare i costi dei beni alimentari, il cui tasso, seppure in discesa si attesta sempre su livelli elevatissimi, al +8,4%, che si traduce in un aggravio di 471 euro anni a famiglia.
A tutto ciò si aggiungono gli aumenti sul fronte dell’energia, quelli già decisi (+18,6% per l’elettricità e +4,8% per il gas, per i clienti sul mercato tutelato) e quelli che, a causa dei conflitti in atto, potrebbero aggravare una situazione già precaria.
Si tratta di aumenti insostenibili per molte famiglie, costrette a un numero sempre maggiore di rinunce e sacrifici, a partire dalla riduzione di consumi di carne e pesce (-16,9%) e dal ricorso sempre più assiduo ai discount (+11,9%), senza trovare, nemmeno lì, prezzi accessibili.
Di fronte ad una crisi così accentuata risulta sempre più evidente come il trimestre anti-inflazione si configuri sempre di più come un’operazione di facciata, tra l’altro non priva di criticità nella sua applicazione, del tutto insufficiente a dare respiro alle famiglie.
È necessario ed urgente che il Governo si impegni inserendo in manovra misure urgenti per:
Prorogare il mercato tutelato di un tempo congruo a risolvere ogni criticità e a tutelare i cittadini da aumenti improponibili in questa fase;
Mettere in atto l’attesa e improrogabile riforma delle accise e degli oneri di sistema sui beni energetici e carburanti;
Rimodulare l’Iva sui generi di largo consumo (con un risparmio di oltre 531,57 euro annui a famiglia con la nostra proposta);
Attivare seri e tempestivi monitoraggi dei prezzi attraverso Comitati di sorveglianza costituiti territorialmente, con la partecipazione delle Associazioni dei consumatori e sotto il coordinamento di Mr. Prezzi, per contrastare prontamente ogni fenomeno speculativo;
Ampliare le misure di sostegno a favore delle famiglie che non riescono a sostenere le rate dei mutui a tasso variabile.
Sono solo alcune delle misure fondamentali che è necessario avviare con urgenza, insieme alla conferma del taglio del cuneo fiscale che secondo le ultime notizie è previsto in manovra.
Le risorse per farlo vanno ricercate attraverso una seria azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, nell’introduzione di una tassazione strutturale progressiva sugli extraprofitti delle imprese (dal settore energetico a quello farmaceutico, ad esempio) e nell’incremento di forme di tassazione sulle transazioni finanziarie.