Galaxy Note 7

E’ iniziata da lunedì 19 settembre la sostituzione ed è confermato che un milione di smartphone Galaxy Note 7 è stato richiamato a causa del surriscaldamento della batteria che può portare         all’esplosione del telefono. Dopo l’annuncio del produttore, Samsung Electronics, e un primo richiamo in Corea del Sud, anche gli Stati Uniti corrono ai ripari per un problema ritenuto così grave da essere considerato dalle compagnie di volo una minaccia.

Chi infatti ha acquistato il dispositivo prima dello scorso 15 settembre deve imbarcarsi in aereo con il telefono spento da portare a bordo non in cabina, ma nei bagagli riposti nella stiva. Intanto le vendite sono congelate almeno fino a una data compresa tra il 28 settembre e il 1° ottobre a seconda dei Paesi, mentre Samsung Electronics ribadisce che “è estremamente importante smettere di utilizzare lo smartphone, spegnerlo e farlo sostituire seguendo il nostro programma di richiamo”, che inizia oggi.

Per chi decide di restituire il dispositivo, è prevista la rescissione del contratto d’acquisto e la rifusione della cifra versata (il prezzo in Italia si è attestato poco sotto i 900 euro). La sostituzione è gratuita e prevede anche buono da 50 euro. Per altre informazioni, si può contattare il call center di Samsung: il numero è 800.025.520 ed è gratuito.

Ne sono stai venduti 2,5 milioni

Al momento i casi accertati di problemi sono 92, ha accertato la Us consumer product safety commission. Di questi 26 hanno portato a un incendio mentre 55, oltre alla distruzione del telefono, hanno causato danni all’ambiente circostante, in particolare automobili e abitazioni. All’inizio di agosto alla metà di settembre, sono stati 2,5 milioni gli esemplari acquistati e che ora vanno restituiti o sostituiti.