Canone Rai

Canone Rai: slitta il termine per le domande di esenzione

Il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, ha conferma l’intenzione del Governo di posticipare al 15 maggio i termini per la presentazione dell’autocertificazione e ha poi dichiarato che non è possibile inserire nel decreto ministeriale una definizione di apparecchio televisivo, per-ché nella legge non è rintracciabile alcun mandato che consenta di intervenire sul presupposto og-gettivo dell’imposta. Evidentemente a  pochi giorni dalla scadenza dei termini di presentazione della dichiarazione sostitutiva al Governo non hanno ancora capito le implicazioni del man-cato parere del Consiglio di Stato il punto, infatti, non è inserire la definizione di apparecchio nell’ambito del decreto Mise varato sulla base dell’art. 1 comma 154 della Legge di Stabilità, ma emanare urgentemente una nuova nota rispetto a quella attualmente in vigore del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 febbraio 2012, nella quale, ad esempio, si riportano ancora come atti alla ricezione i ricevitori radio fissi, i ricevitori radio portatili, i ricevitori radio per mezzi mobili, i lettori Mp3 con radio FM integrata. Come fanno i cittadini a spedire la dichiarazione di non possedere un apparecchio adattabile, se non sanno cosa è adattabile? Non basta dire in tv o sui giornali che smartphone e tablet non devono pagare il canone, va scritto nero su bianco in una circo-lare esplicativa che annulli la nota precedente.  Finalmente è quindi arrivata la nota del MISE che chiarisce questo aspetto. In essa si esplicita chiaramente che: “per apparecchio televisivo si intende un apparecchio in grado di ricevere, decodi-ficare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare direttamente o tramite decoder o sinto-nizzatore esterno”.