Roaming

Telecomunicazione - Image courtesy of cooldesign / FreeDigitalPhotos.net

 

Roaming: da sabato taglio dei costi per chiamate e Internet all’estero

 

Si avvicina la fine del roaming: da oggi sabato 30 aprile, arriva il maxitaglio dei sovrapprezzi per chiamare e navigare su internet dall’estero. È il primo passo che porterà alla scomparsa della tariffa maggiorata, prevista per il prossimo 15 giugno 2017, quando usare il telefono e la rete costerà come se si fosse in Italia.

Dal 30 aprile 2016, chiunque viaggerà in uno dei Paesi Ue vedrà tagliati di 3-4 volte i costi attuali: le chiamate, gli sms e il traffico dati saranno effettuati alla propria tariffa più un massimo rispettivamente di 5 centesimi, 2 centesimi e 5 centesimi (Iva esclusa).

Oggi l’attuale regolamento Ue in vigore dal 2012, che ha tagliato i prezzi l’ultima volta nel 2014, prevede sovra-costi di 19 centesimi per le chiamate, 6 per gli sms e 20 per i dati (sempre Iva esclusa). La Commissione Ue ha iniziato nel 2007 la battaglia contro le bollette telefoniche stratosferiche di cui molti sono stati vittime viaggiando all’estero, e da allora i costi sono stati ridotti dell’80%. E da sabato saranno ancora inferiori.

Dal 15 giugno 2017 saranno infine ridotti a zero: tutto il traffico verrà dedotto dal proprio abbonamento o sarà effettuato alla propria tariffa, esattamente come a casa. Unico limite, che Bruxelles ha tempo sino a dicembre per definire con pre-cisione legale: farne un “uso equo”, ovvero il divieto di abusi come l’acquisto di una sim straniera in un Paese in cui i prezzi sono inferiori per usarla in modo permanente nel proprio Paese di residenza.

Resterà vietato quindi comprare una carta telefonica per esempio in Lettonia per usarla in modo permanente in Italia. In caso di abusi, l’operatore telefonico potrà infatti imporre al proprio utente un recupero dei costi.