Crolla la fiducia dei consumatori

Istat: a maggio crolla la fiducia dei consumatori

Attese “fortemente peggiorate” sulla situazione economica fanno crollare la fiducia dei consumatori. A maggio, dice l’Istat, si stima che l’indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisca passando da 116,9 a 113,7 e c’è una lieve flessione anche per la fiducia delle imprese.
La flessione della fiducia dei consumatori riflette dinamiche sfavorevoli di tutte le componenti, ma con intensità diversa: il clima personale e quello corrente passano rispettivamente da 108,0 a 107,7 e da 114,0 a 112,4, mentre il clima economico diminuisce da 141,8 a 132,6 e quello futuro passa da 121,1 a 116,5, mostrando quindi flessioni più marcate. Spiega l’Istat: “Il marcato calo dell’indice di fiducia dei consumatori a maggio interrompe la sostanziale tenuta registrata nei primi 4 mesi del 2018. A maggio la fiducia dei consumatori raggiunge il valore più basso dallo scorso settembre (ad agosto era pari a 111,3). Al calo dell’indice hanno contribuito i giudizi e soprattutto le attese sulla situazione economica del paese, fortemente peggiorate”.
Di fronte a questi numeri, le associazioni dei consumatori evidenziano il peso dell’attuale crisi politica e il rischio legato all’aumento dell’Iva.
  Come Federconsumatori stimiamo in quasi 800 euro l’aggravio economico che si determinerebbe per ogni famiglia a livello annuale. L’andamento del clima di fiducia dei consumatori, è ampiamente prevedibile, strettamente connesso alla situazione di instabilità che caratterizza il Governo del Paese, che si riflette sull’andamento economico, causando allarmanti ripercussioni. La minaccia dell’aumento Iva non fa che aggravare tutto questo. Se non si riuscirà a sterilizzare le clausole di salvaguardia, tali incrementi avverranno in diverse fasi a partire dal 2019, determinando, a regime, un aggravio di circa 795 euro annui a famiglia. Un aumento che, in una fase instabile come quella attuale, si rivelerebbe insostenibile per le famiglie e produrrebbe effetti disastrosi sull’intera economia. Per questo è fondamentale agire con responsabilità adottando i provvedimenti necessari per sterilizzare le clausole di salvaguardia”.