Aumento del prezzo di luce e gas. ISEE per i bonus sociali aumentato a 12.000 euro.

I sostegni economici (bonus sociali) del Governo, stanno aiutando i consumatori maggiormente in difficoltà, purtroppo la situazione incomincia ad essere pesante anche per coloro che pur possedendo discrete entrate (redditi comunque medio-bassi o mono-reddito, con famiglia a carico), non hanno diritto ad alcun sussidio sociale o aiuto economico di altro tipo.

Con l’ultimo decreto legge del 18.03.2022, il governo ha innalzato per tutto il 2022 il limite di reddito previsto per il riconoscimento del Bonus sociale elettricità e gas: ora ne hanno diritto le famiglie con ISEE inferiore a 12.000€.

Qualora l’importo dell’ultima fattura di luce o gas (o tutte e due) risultasse troppo elevato, vi è la possibilità di richiedere la rateizzazione della bolletta al fornitore.

Attualmente esistono ben due opzioni di rateizzazione: da un lato, quella prevista dallo Stato con delle condizioni piuttosto complesse (prima rata 50% della fattura, può essere richiesta solo se la fattura è già stata sollecitata, …), e dall’altro, quella “di norma” offerta dal fornitore, che deve essere concordata prima della scadenza della fattura.

La prima opzione è senza interessi, ma il più delle volte è piuttosto sfavorevole, poiché la prima rata prevede subito la metà dell’importo da rateizzare. Con la seconda opzione di rateizzazione, vengono addebitati degli interessi, che tuttavia sono veramente insignificanti (il tasso di interesse legale è basso). Riteniamo la seconda opzione quella più vantaggiosa per i clienti.
L’Autorità di regolamentazione “ARERA”, in attuazione della Legge di bilancio 2022, ha definito le modalità per la rateizzazione degli importi relativi alle fatture emesse nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 ed il 30 aprile 2022.

Tutti i venditori (sia dei servizi di tutela sia del mercato libero) sono tenuti ad offrire una rateizzazione ai clienti domestici di energia elettrica e gas naturale che risultino inadempienti al pagamento delle fatture emesse in tale periodo.

In particolare, i venditori, prima di eseguire le procedure di sospensione della fornitura di energia elettrica e gas naturale, devono inviare una comunicazione di sollecito di pagamento e nella stessa offrire al cliente finale inadempiente anche un piano di rateizzazione, senza applicazione di interessi, che preveda:
a) una periodicità di rateizzazione pari a quella di fatturazione ordinariamente applicata al cliente finale, con un numero di rate complessivamente pari al numero di fatture emesse, di norma, in 10 mesi e ciascuna di valore non inferiore a 50 euro;
b) una prima rata di valore pari al 50% dell’importo oggetto del piano di rateizzazione e quelle successive di ammontare costante.

Quello che non va nel provvedimento di ARERA e del Governo è che le fatture devono essere scadute e sollecitate dall’azienda di vendita, per poter essere richiesta la rateizzazione. Nessun consumatore, vuole andare incontro al rischio che la sua utenza venga minacciata di distacco per morosità, per poter chiedere solo allora, la rateizzazione. Una previsione assurda!

Le grosse società fornitrici nazionali (Enel, Eni, Edison per fare qualche nome) offrono condizioni di rateizzazione migliori di quella prevista dal nuovo provvedimento di ARERA, consentendo richieste di rateizzazione anche prima dell’invio del sollecito al cliente. In caso di difficoltà rivolgetevi ad una associazione di consumatori per essere aiutati.

Per maggiori info vedasi https://www.arera.it/allegati/schede/211230st.pdf