Libro nero dell’azzardo: crescita clamorosa del gioco online, più 10% solo quest’anno.

Federconsumatori e CGIL hanno presentato “Il libro nero dell’azzardo” che focalizza l’attenzione sulla “crescita impetuosa dell’azzardo online in Italia”. Raccolta totale a quasi 136 miliardi di euro nel 2022, il 7% del Pil. Il gioco online ha superato i 73 miliardi di euro e nei primi mesi di quest’anno è già aumentato del 10%.

L’azzardo in Italia è “una torta sempre più grande”. E l’azzardo online è una fetta sempre più ampia che ormai ha sorpassato il gioco fisico. Nel 2022 il gioco online ha superato i 73 miliardi di euro e nei primi mesi di quest’anno già è cresciuto del 10%, rendendo probabile il superamento degli 80 miliardi a fine anno.

L’Italia dell’azzardo è “un record europeo di cui faremmo a meno”, si legge nel report “Il libro nero dell’azzardo – La crescita impetuosa dell’azzardo online in Italia. Mafie, dipendenze, giovani”, a cura della Federconsumatori e della CGIL.

Gioco online, 73 miliardi di euro nel 2022.

Il focus del report riguarda soprattutto le cifre del gioco online e la sua crescita clamorosa. Il dossier ricorda i rischi sui minori, sempre più attratti nel gioco attraverso l’esperienza dei videogame, e la necessità di un bilancio sociale che evidenzi quanto pesi l’azzardo sulla collettività e sulla salute: quanto costa un matrimonio distrutto dall’azzardo, la perdita del lavoro, la vita che non parte.

In Italia innumerevoli sono i luoghi e le condizioni in cui si può giocare d’azzardo: slot machines, videolottery, gratta e vinci, scommesse sportive, lotto. Nel 2019 l’azzardo online era la metà di quanto giocato, poi con la pandemia e la chiusura dei locali d’azzardo nel 2020 c’è stato il primo sorpasso dell’online, confermato nel 2021.

“Il gioco online invece ha superato nel 2022 i 73 miliardi di euro, non solo confermando il sorpasso ma raddoppiando nei numeri rispetto al 2019. Nei primi sette mesi del 2023 si registra una ulteriore crescita del 10%, rendendo probabile il superamento degli 80 miliardi a fine anno, nel solo online”.

Nella fascia d’età 18-74 anni “il gambling online corrisponde nel 2022 alla incredibile cifra di 1.719 euro annui pro capite, con marcate differenze nelle diverse aree del Paese. I giochi di carte e le roulette rappresentano i tre quarti del giocato online”.

In tutte le tipologie di azzardo legale, nel 2022, gli italiani hanno speso quasi 136 miliardi di euro, con una crescita del 22,3% rispetto all’anno precedente. Il valore complessivo delle giocate supera così il 7% del PIL nazionale (il valore aggiunto generato dalle attività turistiche corrisponde al 6% del PIL; 13% se si considera l’intero indotto turistico comprensivo di voci come la ristorazione e il trasporti). È una cifra maggiore del finanziamento per il Servizio Sanitario Nazionale, che si attesta a 128 miliardi di euro per il 2023. Sembra vicino il sorpasso dell’azzardo sulla spesa alimentare complessiva, nel 2022 stimata in 160 miliardi di euro.

La Raccolta online tocca quota 73,03 miliardi di euro (+8,8% rispetto al 2021, in particolare giochi di carte, giochi di sorte a quota fissa e giochi a base sportiva).

 

Azzardo, “una torta sempre più grande”.

“L’azzardo in Italia è una torta sempre più grande, che cresce di dimensioni e nella quale la fetta dei volumi lordi giocati online è in tendenziale ampliamento ed è destinata a divenire, nel breve-medio periodo, la parte strutturalmente più rilevante in tutti i territori – si legge nel dossier – L’azzardo da remoto rappresenta un canale di gioco il cui livello di consolidamento e di espansione è indicativo di modifiche strutturali sia nelle abitudini di gioco che nell’offerta di azzardo disponibile e implementabile sulle piattaforme. La modalità di gioco fisica è però tutt’altro che superata e, in molte realtà territoriali, si sta ritornando ai valori assoluti pre-pandemia. Non esiste una contrapposizione “gioco fisico VS gioco online”, oggi semplicemente si è ampliata l’offerta. Si sta diffondendo la figura del “super giocatore” in grado di accedere alle piattaforme da remoto ma che non rinuncia alla frequentazione delle sale da gioco fisiche”.

L’Italia dell’azzardo è “un record europeo di cui faremmo a meno”. Nonostante record negativi nella copertura Internet ad alta velocità e nella diffusione del wifi, l’Italia infatti “è nelle primissime posizioni nella classifica mondiale per diffusione dell’azzardo online” proprio in aree dove questi problemi sono maggiori. “Dalla “visuale dell’azzardo”, Calabria, Campania e Sicilia vedrebbero prevalere i “cittadini tecnologici”, prosegue il dossier.

“Esiste una relazione inversa fra la situazione socioeconomica finanziaria e l’incremento della raccolta complessiva dei giochi d’azzardo. All’acutizzarsi della crisi (reale o percepita) corrisponde una crescita della propensione al gioco e una conseguente contrazione dei consumi. Motore di questa dinamica, alimentata dalla crescente pubblicizzazione dei giochi d’azzardo legali, è l’idea illusoria di una vincita in grado di garantire la risoluzione “in un colpo solo” dei problemi economici correlati alla crisi”.

L’azzardo online è inoltre “uno dei più importanti canali di riciclaggio di capitali sporchi” e la quantità di giocato è abnorme nelle aree ad alto tasso di criminalità.

La trappola dell’azzardo per i giovani.

Dentro alla trappola dell’azzardo online finiscono i giovani. Secondo un’indagine di Federconsumatori Modena, su un campione di oltre mille ragazzi delle Scuole Superiori modenesi, è risultato che un terzo, quasi tutti minori, aveva dimestichezza con l’azzardo.

“Comincia ad essere evidente che una serie di videogiochi, considerati innocui, predispongono all’azzardo fin dall’infanzia. È il caso di quei giochi che simulano vincite o che richiedono acquisti in app per continuare a giocare”, è l’allarme lanciato dal report.

Cosa fare? Sono diverse le azioni suggerite. Oltre alla lotta alla criminalità e al riciclaggio, va garantito che il gioco sia inaccessibile ai minori; va ridotta la quantità di giochi esistenti e “il divieto di pubblicità non può essere aggirato con decine di falsi siti informativi”.

Bisogna garantire la tracciabilità dei flussi di denaro.

“Il gioco online, almeno per i soggetti preposti al controllo, deve diventare una casa di vetro. Il tutto deve inserirsi in una Legge quadro che in Italia manca. Infine, va lanciata una vera e propria battaglia culturale, in particolare nelle scuole, verso i giovani, per chiarire cos’è davvero l’azzardo. Senza tentazioni proibizionistiche e soprattutto senza moralismi. È sufficiente, crediamo, descrivere la realtà”. Inoltre, conclude il dossier, “va anche messa sotto controllo, o almeno evidenziata, l’attivissima e ricchissima lobby delle aziende dell’azzardo”.