Raccolta dei rifiuti Covid, Garante Privacy: tutelare la riservatezza degli utenti

Per gestire il servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti Covid i Comuni dovranno individuare adeguate soluzioni organizzative volte a evitare l’esposizione a terzi della situazione delle persone contagiate o in isolamento. È quanto chiarito dal Garante Privacy nella Faq sulle problematiche connesse all’emergenza Coronavirus riguardo alla raccolta dei rifiuti urbani.

 Le raccomandazioni del Garante.

In particolare il Garante invita i Comuni ad effettuare scelte organizzative tenendo in considerazione l’esigenza di rispettare la riservatezza degli interessati, in un’ottica di proporzionalità e minimizzazione del potenziale impatto sugli stessi.

 Tenuto conto delle dimensioni territoriali, delle risorse disponibili, del numero dei contagi, nonché delle modalità ordinarie di raccolta dei rifiuti (cassonetti stradali o condominiali, porta a porta o sistema misto) – spiega il Garante – le scelte organizzative dei Comuni dovranno adeguatamente bilanciare le esigenze sanitarie con il diritto alla riservatezza.

Il Garante suggerisce, tra le possibili modalità per una raccolta dei rifiuti Covid, l’adozione di un preavviso telefonico prima del passaggio degli addetti alla raccolta; la previsione di brevi finestre temporali per il ritiro o ritiro in orari notturni; l’individuazione, ove possibile, di punti di raccolta isolati.