Low-cost e bagaglio a mano, le associazioni dei consumatori dell’UE dicono basta ai costi illegittimi.
Nonostante la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si sia già espressa nel 2014, tramite la sentenza chiamata “VUELING “ affermando il diritto alla gratuità del bagaglio a mano in cabina, purché di dimensioni e peso ragionevoli, milioni di passeggeri continuano a essere soggetti a costi aggiuntivi che in taluni casi possono superare i 75 euro, risultando superiori persino al prezzo del biglietto stesso Tale condotta, già oggetto di sanzioni in Spagna per un ammontare complessivo di 179 milioni di euro, rappresenta una chiara violazione di un diritto sancito a livello europeo, e ne evidenzia l’inaccettabile disapplicazione da parte di numerose compagnie.
Per questo è nata una Azione coordinata dal BEUC assieme a 16 organizzazioni consumeristiche provenienti da 12 Stati membri dell’Unione Europea che hanno posto una contestazione nei confronti delle principali compagnie aeree low-cost in merito ai costi del bagaglio a mano, presentando una segnalazione alla Rete delle Autorità per la Protezione dei Consumatori, indirizzata contro vettori come Ryanair, EasyJet, Velina e Zizzari, accusati di violazioni sistematiche della normativa europea in materia di diritti dei passeggeri, con particolare riferimento all’applicazione di supplementi per il trasporto del bagaglio a mano.
Le contestazioni rivolte ai vettori aerei si articolano su tre principali ambiti di criticità:
Pratiche commerciali ingannevoli (Dark Pattern): le interfacce di siti web e applicazioni mobili presentano le offerte in modo incompleto o fuorviante, inducendo i consumatori a selezionare opzioni più onerose. Il bagaglio a mano, diritto previsto dalla normativa vigente, viene erroneamente rappresentato come servizio opzionale a pagamento.
Clausole contrattuali abusive: i contratti di trasporto prevedono oneri aggiuntivi per servizi essenziali, in contrasto con il principio di buona fede contrattuale, imponendo ai passeggeri costi ingiustificati.
Assenza di trasparenza: i supplementi relativi al bagaglio a mano non sono esplicitamente indicati nelle fasi iniziali del processo di prenotazione, contravvenendo all’articolo 23 del Regolamento (CE) n. 1008/2008, che impone l’indicazione chiara e trasparente del prezzo finale.
Esempi di come operano alcune compagnie:
EasyJet, applica tariffe fino a 58 euro per un semplice trolley da cabina;
Norvegia Air Shuttle, con supplementi fino a 24,90 euro per singola tratta;
Ryanair, che impone costi fino a 75 euro per un bagaglio da 10 kg, spesso attraverso meccanismi manipolativi legati all’acquisto del servizio “Priorità”.
Volte, inoltre, limita il diritto al bagaglio completo ai soli membri di programmi a pagamento, mentre Velina e Zizzari tendono a enfatizzare le opzioni più costose o ad applicare costi significativi per un bagaglio a mano di dimensioni standard”.
Il BEUC e le associazioni nazionali dei consumatori, dunque, richiedono un intervento tempestivo da parte della Commissione Europea e della Rete CPC, volto a: dichiarare l’illegittimità dell’applicazione di supplementi per il bagaglio a mano; imporre l’eliminazione di ogni clausola contrattuale che preveda costi aggiuntivi per tale servizio, adottare una posizione comune, vincolante e uniforme a livello europeo, al fine di garantire l’effettiva tutela dei diritti dei passeggeri su tutto il territorio dell’Unione.