La bolletta dell’energia va conservata per 10 anni.

Attenzione! Con il pagamento della bolletta elettrica dello scorso luglio (o agosto), si è raddoppiato il periodo “consigliato” di conservazione delle bollette elettriche. Ciò in quanto con il pagamento nella stessa anche del canone TV (novità di quest’anno), il tempo di conservazione ordinario della documentazione relativa ad imposte e tributi è di 10 anni. Dichiarazioni dei redditi, contratti, bollette e fatture, ricevute di pagamento, estratti conto: quali i tempi della loro conservazione e che significato ha la parola “prescrizione”. Sono queste le domande tipiche che si pongono i consumatori quando la montagna di carte nel proprio studio di casa lievita come il pane. Il problema assume una sua rilevanza, quando, ad esempio, senza originali non si è in grado di provare l’avvenuto pagamento di una somma in occasione del ricevimento di un sollecito o di una richiesta da parte di qualche ente o società. Perciò, di regola, è molto importante conservare in un luogo sicuro la versione cartacea (questa è sempre da preferire) oppure una digitale della documentazione che si deve conservare. I termini di prescrizione – e quindi di conservazione minima – variano da caso a caso, mentre il termine di prescrizione ordinario è di 10 anni. Prescrizione significa in poche parole che è scaduto il termine per far valere un proprio diritto. In caso di acquisto di prodotti nuovi, come mobili, scarpe, vestiti, oggetti elettronici per casa o per lo svago (prodotti di consumo in genere) il termine per far valere la garanzia legale è di 2 anni dall’acquisto / consegna. Nel caso si dovessero manifestare dei difetti occulti (di conformità) entro tale termine, per poter fare un reclamo fondato bisognerà disporre di una prova certa di “quando”  e “dove” è stata acquistata la merce, in genere basta anche lo scontrino. In tali casi le pezze d’appoggio (scontrino, fattura, ricevuta) sono da conservare pertanto almeno 2 anni dall’acquisto. Spesso le ricevute di acquisto vengono stampate su carta termica, che scolora in breve tempo: “Meglio dunque procurarsi una copia della ricevuta che si mantenga nel tempo”. Anche nel caso di acquisti via internet è utile archiviare (digitalmente) molto bene le fatture ricevute e i pagamenti effettuati oppure provvedere a stamparle e tenerle da parte in forma cartacea. Anche per le fatture di artigiani vale il termine di prescrizione decennale; esse sono quindi da conservare per almeno 10 anni. Polizze assicurative ancora in corso sono senz’altro da conservare. La conferma dei pagamenti pregressi non va conservata. Importante è conservare le condizioni di polizza ed eventuali comunicazioni successivamente ricevute dalla compagnia come le ultime conferme di pagamento effettuate.